⸺ Sinossi
In cammino per l’acqua, dal Vanoi a Venezia è un viaggio corale attraverso le montagne e i fiumi del Veneto, una marcia lunga 200 chilometri che unisce amore per l’ambiente, attivismo e testimonianze. Un gruppo di studiosi, abitanti e testimoni si mette in cammino lungo i torrenti Vanoi e Cismon, seguendo il corso del fiume Brenta fino alla laguna di Venezia. Otto giorni di viaggio per ascoltare il respiro dell’acqua, dare voce agli ultimi luoghi incontaminati e portare alla Regione Veneto le firme raccolte contro la costruzione di una diga in Val Cortella, una delle ultime valli selvagge delle Alpi. Attraverso interviste e incontri, il film racconta la lotta di una comunità itinerante che si fa portavoce di un ecosistema minacciato, non solo dando voce agli esseri umani, ma anche mettendosi in ascolto delle specie non umane, e del fiume stesso.
⸺ Note di regia
Seguire un gruppo di camminatori, chilometro dopo chilometro per otto giorni consecutivi, è una sfida ancora più grande quando si vuole raccontare non solo una comunità in movimento ma anche i territori attraversati. E, come l’acqua che scorre nei torrenti e nei fiumi, anche il viaggio ha un procedere proprio e segue un ritmo che non si arresta, fino alla meta. Così la videocamera si muove o sosta con i partecipanti, raccontando gli incontri, le voci e i paesaggi lungo il percorso. Un racconto corale che vuole unire i territori per mostrare che siamo tutti parte di un unico ecosistema, interconnessi e solidali.
⸺ Genesi
Il documentario nasce nell’ambito di una mobilitazione collettiva contro il progetto della diga del Vanoi, che tra il 29 ottobre e il 6 novembre 2024 ha visto centinaia di persone percorrere 200 chilometri dalle valli tra Trentino e Bellunese fino alla laguna di Venezia, raccogliendo oltre 13mila firme poi consegnate al Consiglio regionale del Veneto. A documentare questa marcia è stata una troupe guidata dal regista Marco Pavan, da cui è nato il documentario di 54 minuti, prodotto da Equistiamo e dal Comitato per la difesa del torrente Vanoi, premiati nel maggio 2025 con la Bandiera Verde di Legambiente per l’impegno nella tutela delle risorse idriche.
⸺ Proiezioni
23 maggio 2025, ore 20:30 – CANAL SAN BOVO (TN), Teatro Piazza Pitaluga
30 maggio 2025, ore 20:30 – BASSANO (VI), Auditorium Istituto Graziani, Via Cà Rezzonico
4 giugno 2025, ore 21:00 – VICENZA, Porto Burci, Contrà dei Burci 27
11 giugno 2025, ore 21:00 – PADOVA, Cinema Lux, Viale Cavallotti 9
13 giugno 2025, ore 21:00 – PIAZZOLA SUL BRENTA (PD)
Settembre 2025 – SCHIO (VI), Circolo Il Bruco, via Magrè 69
Ottobre 2025 – TREVISO, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7-9
Per organizzare una proiezione, scrivere a equistiamo@gmail.com
⸺ Il progetto della diga e le alternative
Il Consorzio di bonifica Brenta, finanziato nel 2022 dal Ministero delle politiche agricole, ha presentato lo studio di fattibilità per il progetto “Serbatoio del Vanoi”.
L’ipotesi, riproposta più volte nell’ultimo secolo, si è sempre arenata per la pericolosità geologica (P4, massimo grado) delle sponde della Val Cortella. Le quattro alternative progettuali riguardano solo il posizionamento della diga, l’altezza, la capacità d’invaso e l’opzione zero, ovvero non intervenire.
I comitati contrari evidenziano rischi di un disastro simile al Vajont, la perdita di un corso d’acqua naturale, effetti sul microclima, sull’ecosistema e sulla biodiversità, e l’impatto su paesaggio, cultura e tradizioni.
Propongono invece soluzioni alternative come lo sghiaiamento dei bacini, sistemi naturali per ricaricare le falde, recupero delle acque meteoriche, riuso delle acque reflue e l’agroecologia.
⸺ Il percorso
Il cammino ripercorre la traccia de Il Fiume di Legno, un itinerario che segue l’antica via della fluitazione del legname dal Vanoi a Venezia, rievocato negli ultimi anni grazie ad Angelo Orsingher e all’Ecomuseo del Vanoi. Migliaia di metri cubi di legname scendevano
lungo il Vanoi, il Cismon e il Brenta, fino a Venezia, dove diventavano parte integrante delle navi della Repubblica Marinara.
Oggi, questo cammino non solo celebra un legame storico tra montagna e pianura, ma getta le basi per una nuova alleanza, fondata sulla gestione sostenibile dell’acqua. Lungo il percorso verranno portate, per essere consegnate al Presidente della Regione Veneto, le oltre 13.000 firme contro il progetto della diga, simbolo di una comunità che si oppone a scelte che minacciano ambiente, tradizioni e territorio.
Il cammino è stato organizzato da EQuiStiamo APS, che promuove il progetto “Vaghe Stelle_territori su due piedi” col quale realizza dei cammini a piedi di più giorni esplorando territori in molti casi vicini ma troppo spesso trascurati o sconosciuti.